Cento metri quadri inondati dalla luce nel cuore di Malasaña, quartiere di Madrid noto per la movida hipster e il fervore culturale: la casa di Mari Quiñonero, artista emergente originaria di Murcia, riflette il suo spirito solare e la sua anima creativa. Proprio come nei suoi collage, elementi semplici, eterogenei e carichi di significato si accostano per dare vita ad uno scenario ricercato e allo stesso tempo familiare. Me ne sono innamorata per la sua atmosfera accogliente, il fascino dei dettagli d’epoca ed il carattere eclettico.
“Non mi è mai andato giù questo cliché del creatore tormentato e intenso. I momenti in cui sono più felice e tranquilla sono quelli in cui mi sento più ispirata. Per questo lavorare in un luogo con tanta luce è fondamentale per me. Circondarmi di bellezza, di tutte le mie cose, di ricordi, sentire i miei cani vicino… tutto questo mi aiuta a sviluppare tutto quello che mi passa per la testa”, ha dichiarato in una recente intervista su AD España. Nel suo appartamento, che funge anche da studio, arte e vita si mescolano di continuo: l’arredamento è un mix riuscitissimo di ricordi di viaggi, mobili vintage, tocchi di design nordico, pezzi IKEA, opere proprie e di altri artisti amici.

Nel salotto, le iconiche Plastic Chair degli Eames (Vitra) attorno al tavolo Stockholm di IKEA. Sullo scaffale, lettere metalliche SI di La Casita de Margaux. In primo piano, il levriero Manolo si gode il sole sul pavimento di cementine d’epoca.

Un dettaglio del camino di marmo, protagonista del salotto: sopra spiccano i giocattoli d’epoca, il grande specchio vintage, la lampada (eredità di famiglia) e il vaso di Abe The Ape.

I toni neutri del divano e della poltrona ed il calore del legno invitano al relax.

Tra le finestre, l’anta di un armadio trovata nella spazzatura e personalizzata dal compagno della Quiñonero con il disegno di una ballerina. Sopra, una coppia di matrioske, ricordo di un viaggio della madre in Russia.

Arte e colore invadono tutti gli spazi, anche il disimpegno. Lampadario IKEA.

Cassettiera e carrello di IKEA, usati per organizzare il materiale artistico.

Nell’angolo studio, sedia di antiquariato ritappezzata in giallo e tavolo IKEA usato come scrivania. Sulla parete e sulla mensola, poster e ricordi.

Anche la camera da letto diventa un luogo dove ispirarsi. Lampadario scovato a El Rastro, il popolare mercato delle pulci di Madrid; copriletto Zara Home, poster di David Bowie, cuscini IKEA e comodino anni ’40.
Difficile trovare un difetto: pare che lei detesti la finitura a buccia d’arancia sulle pareti… ma chi ci fa caso, in #unacasacosì ?
[Credits: AD España – Foto di Belén Imaz]
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